In Messico, nella penisola dello Yucatan, spicca la bellezza incontaminata e selvaggia di Tulum, un complesso archeologico Maya, scoperto dagli Spagnoli nel 1517. Tulum attrae ogni anno turisti da tutto il mondo grazie all'Oceano, alle spiagge, al clima e ad un ristorante atipico ormai diventato di tendenza: Hartwood.
Tutto è iniziato nel 2010 quando i newyorchesi Eric Werner e Mya Henry, dopo una vacanza a Tulum, hanno deciso di trasferirsi. E con coraggio, nel 2011, hanno aperto il loro locale nella giungla (Mya Henry ha assunto il ruolo di direttore generale, mentre Eric Werner si è insediato in cucina). Il menù proposto varia ogni giorno, in base ai prodotti che offre il mare e la terra; moltissimi provengono dalle fattorie Maya, aiutando così l'economia locale.
I piatti sono cucinati nel forno a legno o alla griglia, sempre in sintonia con l'ambiente circostante; molto usate le spezie, le erbe aromatiche e tutto quello che offre la natura. Persino i rifiuti organici vengono riutilizzati, per i campi e per i fiori. Non aspettatevi ovviamente un arredamento moderno, qui è tutto in armonia e coerente con il paesaggio.
Il ristorante ha successo? Per evitare le lunghe file, è tassativamente obbligatorio prenotare! E, inoltre, nel 2015 è stato pubblicato un libro (Hartwood: Bright, Wild Flavors from the Edge of the Yucatán) dove viene raccontata la storia del locale e vengono proposte ricette con elementi semplici e naturali che provengono direttamente dalla natura. Il tutto corredato da splendide fotografie.
In Messico, nella penisola dello Yucatan, spicca la bellezza incontaminata e selvaggia di Tulum, un complesso archeologico Maya, scoperto dagli Spagnoli nel 1517. Tulum attrae ogni anno turisti da tutto il mondo grazie all'Oceano, alle spiagge, al clima e ad un ristorante atipico ormai diventato di tendenza: Hartwood.
Tutto è iniziato nel 2010 quando i newyorchesi Eric Werner e Mya Henry, dopo una vacanza a Tulum, hanno deciso di trasferirsi. E con coraggio, nel 2011, hanno aperto il loro locale nella giungla (Mya Henry ha assunto il ruolo di direttore generale, mentre Eric Werner si è insediato in cucina). Il menù proposto varia ogni giorno, in base ai prodotti che offre il mare e la terra; moltissimi provengono dalle fattorie Maya, aiutando così l'economia locale.
I piatti sono cucinati nel forno a legno o alla griglia, sempre in sintonia con l'ambiente circostante; molto usate le spezie, le erbe aromatiche e tutto quello che offre la natura. Persino i rifiuti organici vengono riutilizzati, per i campi e per i fiori. Non aspettatevi ovviamente un arredamento moderno, qui è tutto in armonia e coerente con il paesaggio.
Il ristorante ha successo? Per evitare le lunghe file, è tassativamente obbligatorio prenotare! E, inoltre, nel 2015 è stato pubblicato un libro (Hartwood: Bright, Wild Flavors from the Edge of the Yucatán) dove viene raccontata la storia del locale e vengono proposte ricette con elementi semplici e naturali che provengono direttamente dalla natura. Il tutto corredato da splendide fotografie.